Adesso in Comune abbassiamo l’IRPEF. Ma quelle del Comune di Firenze sono noccioline. Spero che a livello nazionale non siano sordi al grido di dolore delle famiglie italiane…
Non entro, per il momento, nel merito delle questioni economiche del Governo Monti. E’ una fase delicata e tutti dobbiamo dare una mano. C’è un punto, però, che mi inquieta molto. Sono preoccupato per l’aumento delle tasse sulle famiglie. Gli italiani hanno sempre meno soldi in tasca, poche chiacchiere: è così. Si tira la cinghia e non è un caso se la domanda interna è ferma, immobile. In questo contesto l’ulteriore aumento della pressione fiscale su chi già paga le tasse rischia di essere un problema drammatico. Faccio l’esempio della Toscana. Per coprire le spese sulla sanità – come nelle altre regioni – il Governo ha aumentato l’addizionale IRPEF regionale dallo 0,9 all’1,23 per tutti, nessuno escluso. Solo a Firenze, per capirci, sono più di venti milioni di euro che vanno dalle tasche della gente alle spese regionali. A questo va aggiunto l’ulteriore aumento dell’IRPEF, sempre lei, per chi dichiara più di 75.000 euro, che si vedrà praticamente raddoppiata l’addizionale rispetto allo scorso anno. Come Comune di Firenze abbiamo pensato a un bilancio totalmente diverso. Tassiamo di più le seconde case, specie quelle sfitte: cosa c’è di più odioso che vivere di rendita? Teniamo l’aliquota IMU prima casa ferma al dato base nazionale, abbassandola dunque rispetto alla vecchia ICI fiorentina (prima era lo 0,6%, adesso diventa lo 0,4%). E abbassiamo di un terzo l’addizionale comunale IRPEF. Un piccolo segnale, in controtendenza rispetto a chi utilizza la leva fiscale solo per alzare le percentuali. Noi risparmieremo (abbiamo già iniziato sia con provvedimenti simbolici dimezzando, per esempio, il numero degli assessori, cancellando le auto blu e prevedendo dal 2012 solo le auto verdi, quelle elettriche sia con quelli più gestionali: contiamo di dimezzare le spese per gli affitti esterni, giusto per fare un esempio banale). Colpiremo la rendita. E manterremo i livelli di servizi sociali senza toccare l’IRPEF. Anzi abbassandola. Perché l’aumento di tasse oggi, specie di quelle sulle persone fisiche, rischia di essere letale per la solidità economica delle nostre famiglie. Io penso che ormai siamo giunti a un livello in cui bisogna smettere di alzare le tasse. Quando ero in Provincia, abbiamo abbassato l’IPT: abbiamo dimostrato che si poteva fare e l’abbiamo fatto. Adesso in Comune abbassiamo l’IRPEF. Ma quelle del Comune di Firenze sono noccioline. Spero che a livello nazionale non siano sordi al grido di dolore delle famiglie italiane…